Libertà, creatività, avere uno stile giovane e disinvolto erano gli obiettivi dei ventenni di allora. L'alta borghesia godeva ancora di una produzione di lusso,sia nell'abbigliamento che per le automobili, ma il nuovo pubblico chiedeva modelli innovativi e accessibili nei costi. Il "pret -à-porter" in Francia, i miniabiti che si vendevano a Carnaby Street della "Swinging London", la mini-gonna di Mary Quant,erano i segni di una rivoluzione culturale in atto,soprattutto in Inghilterra. A questo stile di vita dinamico e colorato mancava un'automobile adeguata. Ci pensó un ingegnere navale, ALEC ISSIGONIS che,per la BRITHIS MOTOR CORPORATION, nel 1959 progettó la MINI (con marchi Austin e Morris). Microvettura con motore 4 cilindri, messo di traverso per fare posto,trazione anteriore, carrozzeria a 2 volumi con 2 porte. In sessant'anni la Mini ha avuto più vite e diversi modelli (partecipó anche ai rally), ma la MINI CLASSICA é sempre la più amata.
Dalla Cooper che ha stuzzicato i giovani dei mitici anni '60 ad oggi... possiamo rivivere la stessa emozione al quadrato, eccola e' lei la Mini GP WORKS PRIMA SERIE !! Di certo interesse collezionistico con quotazioni in rialzo, prodotta solamente in 200 esemplari per l'Italia, conserva tutte le qualità di una vettura da corsa con ben 218 cavalli è di fatto la MINI più potente mai venduta. Velocità massima 240 km/h accelerazione mozzafiato 0-100 in 6,5".
Certamente trovarla, acquistarla, e conservarla nel box è e sarà un ottimo investimento !