La Porsche 356 debutta ufficialmente al Salone di Ginevra del 1949: monta il motore VW 1.1 elaborato e portato a 40 CV dell'dell'originaria Typ 64 e nel corso dell'anno, grazie a un accordo con la carrozzeria Reutter di Stoccarda, ottiene una fornitura di carrozzerie prodotte industrialmente, anche se in acciaio e non più in alluminio.
Alla fine del 1955 il progetto 356 viene sostanzialmente rivisto e aggiornato completamente, riducendo l'utilizzo di parti di origine Volkswagen.
La 356A si avvale di diverse evoluzioni per telaio, sospensioni e motori. Il 1.5 cresce e passa a 1,6 litri, in varianti da 60 e 70 CV e nel '56 si raggiungono le 10.000 unità prodotte.
Nel 1957 arriva una nuova serie, la T2, che si caratterizza per una lista di modifiche a luci, strumenti e dotazioni, ma senza novità alla gamma motori che già dall'anno prima ha pensionato definitivamente l'originale 1100.
La 356A accoglie anche la prima versione ad alte prestazioni, che arriva con un motore inizialmente sviluppato per un impiego agonistico: si tratta di un 1.5 tutto nuovo e molto sofisticato, con quattro alberi a camme in testa, che porta la 356 RS a vincere la Carrera Panamericana nel '54 e viene introdotto nella gamma per il '56 su un modello stradale battezzato 1500 GS (Gran Sport) Carrera da 112 CV, anche Cabriolet.